Strangolapreti mit Klette, „buon enrico“ und Ricotta von Ziegen
Ein Rezept von Il Masetto di Terragnolo
Die Klette, oder Große Klette, ist eine Pflanze von beträchtlicher Größe mit großen und dunkelgrünen Blättern, die in unkultivierten Wiesen und Wäldern wächst.
das “buon enrico”, oder Wildspinat Chenopodium bonus-henricus, ist im Trentino unter verschiedenen Namen bekannt: orkraut, farinei, spinazi und hat die Eigenschaft, dass er im unteren Teil der Blätter eine mehlartige Beschichtung aufweist, die ihn leicht zu erkennen macht. Er wächst in höheren Lagen, oberhalb von 900 Metern, hauptsächlich auf gedüngten Böden in der Nähe der Alpen.
Ingredienti per 4 persone
- 150 gr di foglie di bardana
- 150 gr di buon enrico
- 2/3 panini raffermi
- 2 uova
- 250 gr di ricotta di capra
- pane grattugiato q.b.
- grana trentino grattugiato q.b.
Preparazione
- Lessare in acqua salata le foglie di bardana, a cui è stata tolta la parte centrale più coriacea, e il buon enrico. Strizzare e passare al setaccio
- Tagliare in piccoli pezzi il pane raffermo dentro una ciotola, aggiungere le uova, la ricotta e un po’ di formaggio grana. Amalgamare bene il tutto, incorporando la bardana e il buon enrico fino ad ottenere un impasto lavorabile aiutandosi eventualmente con un pò di pane grattugiato o un cucchiaio di farina bianca
- Su una spianatoia, formare gli strangolapreti con una dimensione un pò più grande dei consueti gnocchi
- Portare a bollore in una pentola abbondante acqua salata. Versare gli strangolapreti e lasciarli cuocere per un paio di minuti fino a quando non verranno a galla
- Scolarli e condirli con burro fuso e salvia, aggiungere a piacere il grana grattugiato.
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