Sant’Osvaldo

Una chiesa e il suo giardino-teatro all’aperto

Eretta nel tardo Settecento su disegno di Ambrogio Rosmini Serbati, incaricato dal commerciante Osvaldo Candelpergher, la chiesa di Sant’Osvaldo affianca un raccolto giardino in una composizione architettonica di gusto classicheggiante.

A pochi passi dal ponte sul torrente Leno, in uno dei più antichi e pittoreschi quartieri della città, la chiesa di Sant’Osvaldo accoglie elegante chi entra a piedi in via Santa Maria.

Realizzato come l’omonima chiesa nel 1791 su progetto di Ambrogio Rosmini Serbati (Rovereto 1741-1818), zio del filosofo e teologo Antonio, il giardino annesso all’edificio ora sconsacrato custodisce un’esedra semicircolare, visibile anche attraverso il cancello che dà sulla via.

L’emiciclo di ispirazione serliana definisce un piccolo teatro all’aperto ed offre ai passanti l’armonica visione di cinque arcosoli separati da lesene senza capitello. La prospettiva converge in una nicchia sovrastata da un timpano, mentre nell’arcata di sinistra sono ancora leggibili alcuni lacerti di un affresco raffigurante un giardino barocco.
All’estremità dell’esedra, due aperture consentono l’accesso a due ambienti utilizzabili come spazi di servizio.

Fanno da contrappunto al giardino, in cui crescono 3 grandi alberi di tasso (taxus baccata) di circa 140 anni e un nespolo (eriobotrya japonica) di circa 90, i soffitti affrescati del piano nobile di palazzo Candelpergher, situato sul lato opposto della strada. Da questo raffinato alloggio l’Osvaldo della citata famiglia di commercianti, committente del progetto, avrà probabilmente ammirato spettacoli e rappresentazioni.

L’ingresso allo spazio verde avviene attraverso un maestoso cancello inserito tra due pilastri a conci bugnati ciascuno concluso in alto da un obelisco con sfera.

Nella chiesa, dedicata a Sant’Osvaldo oltre che all’Immacolata ed ai santi Barbara e Tommaso di Canterbury, è visibile una copia del dipinto “Sant’Osvaldo, Re di Northumbria”, opera del pittore trentino Cristoforo Unterpergher (Cavalese, 1732 – Roma, 1798), il cui originale è conservato presso il castello del Buonconsiglio di Trento.
Osvaldo, santo martire venerato dalla chiesa cattolica e festeggiato il 5 agosto, visse nella prima metà del 600 dopo Cristo in Inghilterra, dove si convertì al cristianesimo.

La chiesa presenta una facciata classica di ispirazione neopalladiana caratterizzata da lesene doriche binate che affiancano il portale. Quest’ultimo è sormontato da una finestra termale e dal timpano triangolare che chiude il prospetto nella parte alta. Internamente, alla conclusione di un’unica navata, è posto un altare marmoreo di notevole pregio illuminato dall’alto mediante una finestra termale.

Vale davvero la pena, una volta conquistato il ponte Forbato e ammirate le imposte traforate della Casa dei Turchi al dolce fragore della cascata sul Leno, spingersi oltre per immergersi nell’atmosfera intima e raccolta di un quartiere poco battuto dai turisti. Con una breve passeggiata tra fontane e facciate barocche si giunge all’ottocentesco giardino di palazzo Betta Grillo, ed alla chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo.

Info e mappa

Chiesa di Sant'Osvaldo

Via Santa Maria, 10/a

38068 Rovereto (TN)

distrettogiallo@rigenerarovereto.it

Orari

Visite gratuite su prenotazione.

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